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RECENSIONE FILM DEATH OF A PRESIDENT MORTE DI UN PRESIDENTE

DEATH OF A PRESIDENTANNO: U.S.A. 2006

GENERE: Drammatico

REGIA: Gabriel Range

CAST: Hend Ayoub, Brian Boland, Becky Ann Baker, Robert Mangiardi, Jay Patterson, Jay Whittaker.

DURATA: 90 '

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TRAMA: Ottobre 2007. Il presidente degli Stati Uniti George W. Bush viene assassinato a colpi di pistola dopo aver tenuto un discorso in un hotel di Chicago. Sullo sfondo delle proteste pacifiste contro la guerra in Medio Oriente e la paura per gli esperimenti nucleari della Corea del Nord, l'F.B.I. inizia le indagini per trovare i responsabili, ma il caso è destinato a restare insoluto...

CRITICA a cura di Lorenzo Carrega: 19 Ottobre 2007. Giorno di visita per l’uomo della Casa Bianca, per discutere sull’Iraq e sulle strategie da adottare per la lotta al terrore.
L’attesa febbrile per la sosta in una delle città più importanti d’America molto calda sotto il profilo della contestazione. Chicago non si è mai dimostrata tanto tenera con George Bush e questo la security lo sa.
Primi passaggi in limousine e primi problemi a contenere gli imbucati facinorosi, di cui uno addirittura arriva a toccare l’auto del presidente.
Tra le file di manifestanti s’aggirano veri e propri sovversivi, elementi decisamente pericolosi. Una convention del tutto politically correct, intermezzata da battute piene di spirito per un uomo che sa parlare alla gente e che vuole ringraziarla pubblicamente.
Così, appena terminato il discorso, per un ignaro segno del destino, George Bush decide di cambiare il programma stabilito e di passare a salutare la folla accalcata ai piedi dell’Hotel Sheraton. In quel mentre una spedita raffica di colpi di pistola gli trapassano il polmone accasciandolo a terra. E’ l‘inizio di un incubo, una corsa disperata in ospedale e le lacrime un po’ patetiche del capo della sicurezza preoccupato delle sue condizioni.
Interviste da crepacuore, alternate a news sul corso delle indagini per cercare il colpevole, seguono gli instanti in cui Bush si trova all’ospedale. L’F.B.I mette in moto le sue squadre di ricerca ed individua diverse persone riuscite a fuggire dalla confusione delle manifestazioni pochi attimi prima dell’attentato.
Colpisce come una spada d’acciaio la notizia della morte del Presidente, sostituito nell’incarico di governatore dal vice Cheney.
Scatta una soffocante serie d’intercettazioni sulle telefonate per ricavare più informazioni possibili e restringere il cerchio dei potenziali colpevoli. Naturale osservare come il regista abbia voluto mettere in risalto la natura pregiudiziale dei sospettati, primo fra tutti un syriano, dimostratosi poi innocente, con l’intento di marcare una chiara matrice politica alle origini dei mandati di cattura.
Un documentario che combina scene filmate ad immagini d’archivio, vincitore del premio della critica al festival di Toronto, deve essere letto, a detta dell’autore, come una critica legittima alla politica dell’amministrazione Bush.
Che non nasconda un’istagazione feroce all’assasinio del Capo di Stato?
Lo scopriremo solo vivendo...

VOTO:
4 su 5

GIUDIZIO: Coraggioso, denuncia l’amministrazione Bush, sotto una veste filmico-documentarista piuttosto originale.

Scala di giudizio di Lorenzo Carrega - Yanub (LINK)
5 - Eccellente

4 - Ottimo
3 - Discreto
2 - Insufficiente
1 - Pessimo

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