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RECENSIONE FILM THE NANNY DIARIES IL DIARIO DI UNA TATA

IL DIARIO DI UNA TATAGIUDIZIO: Il Diario di una tata è tratto dal famoso romanzo The Nanny Diaries scritto da Emma McLaughlin e Nicola Kraus, per otto anni babysitter per oltre trenta famiglie di Manhattan.

Il libro fornisce un quadro sferzante di una ricchissima famiglia di Park Avenue che ha portato i media a mormorare a lungo su chi fosse in realtà la famiglia X ritratta nel racconto.
Anche se le autrici hanno insistito che il loro è un romanzo di fantasia, il libro rivela una tale conoscenza dell’ambiente che ha favorito rumors e speculazioni.

Il film Diario di una Tata racconta il percorso di Annie Braddock, interpretata da Scarlett Johansson, ragazza del New Jersey alla ricerca di un suo posto nel mondo.
Finita l’università, la madre la spinge a trovare un lavoro rispettabile in sintonia con i suoi studi economici, ma Annie ha una spiccata passione per gli studi antropologici. Casualmente entra in contatto con la cultura elitaria e rituale dell’East Side di Manhattan, tanto lontana dalle sue esperienze provinciali quanto la vita in un villaggio tribale dell’Amazzonia.

Scarlett Johansson si cala nelle vesti di una dolce ed adorabile tata moderna in stile Mary Poppins che decide di isolarsi dalla realtà e farsi carico dei problemi familiari di una ricca famiglia al limite tra comprensione, compassione ed ossessione per coloro che vengono definiti semplicemente gli X.

Vediamo così una giovane laureata, che non sa ancora nemmeno definire se stessa, che rinuncia a lottare per entrare nel mondo del lavoro e dare libero sfogo alle proprie ambizioni per rinchiudersi piuttosto nell'accogliente tepore di quattro mura domestiche, relegando se stessa ad un'esistenza piatta e sicura senza tuttavia sbocchi professionali che si trasforma ben presto in una vitaccia in balia dei problemi e delle nevrosi della famiglia X: mancanza di comunicazione, incapacità di crescere la prole, menefreghismo e superficialità, avidità e come se non bastasse adulterio stanno sgretolando l'unione familiare degli X, a scapito soprattutto della serenità del figlio Grayer (Nicholas Reese Art) ancora in tenera età.

Il Diario di una Tata racconta una storia a tratti coinvolgente, raramente divertente dove la protagonista principale sembra offrirsi come vittima sacrificale pur di salvare una famiglia ormai irrimediabilmente in frantumi, uno scenario spesso inverosimile addolcito dalle buffe visioni miste a sottili analisi antropologiche della protagonista che completano un quadro tuttavia piuttosto slegato che riduce la figura del signor X, interpretato da un irriconoscibile Paul Giamatti in una prestazione anonima e sottotono, ad una sfuggente e sgradevole macchietta e la madre, la brava Laura Linney, ad un character prima fin troppo egoista e superficiale, ai limiti dell'intolleranza, poi improvvisamente "bonificato" a perfetta madre dell'anno.

Estremi eccessivi e forzate scenette comiche che non strappano molti sorrisi risultando piuttosto fuori contesto sfiancano la visione della pellicola che resta comunque sufficientemente gradevole nel complesso.
VOTO: 6-

 
 

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