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RECENSIONE FILM LADY IN THE WATER

LADY IN THE WATER

ANNO: U.S.A. 2006

GENERE: Thriller

REGIA: M. Night Shyamalan

CAST: Paul Giamatti, Bryce Dallas Howard, Jeffrey Wright, Bob Balaban, Sarita Choudhury, Cindy Cheung, M. Night Shyamalan, Freddy Rodríguez, Bill Irwin, Mary Beth Hurt, Noah Gray-Cabey, Joseph D. Reitman, Jared Harris, Grant Monohon, John Boyd.

TRAMA: Cleveland Heep (Paul Giamatti) è il tranquillo e modesto custode del complesso residenziale "The Cove". Una sera Cleveland, insospettito da strani rumori provenienti dalla piscina, scopre una misteriosa creatura: si tratta della ninfa Story (Bryce Dallas Howard), un personaggio delle favole che sta cercando di rientrare nel suo mondo. Il custode, con l'aiuto degli inquilini, tenterà in ogni modo di proteggere la delicata creatura minacciata da esseri malvagi che le impediscono in ogni modo di tornare a casa...

GIUDIZIO: Shyamalan: Atto terzo. Con Lady in the Water tutte le perplessità intorno alla figura del celebre regista e sceneggiatore M. Night Shyamalan sembrano essersi dissolte, lasciando il posto all'amara certezza che fantastico talento e genialità erano state riconosciute troppo in fretta al pur bravo regista indiano.

E se la petizione internazionale per la restituizione dei soldi dei biglietti venduti (molto pochi...) per Lady in the Water va a gonfie vele, a noi non resta che arrenderci dopo questo "Buco nell'Acqua" (inevitabile gioco di parole...) e accreditare i continui rumors di Hollywood secondo i quali, così come è risaputo che non fu in realtà Ben Affleck a scrivere "Will Hunting", anche i due grandi capolavori di M. Night Shyamalan con Bruce Willis, "The Sixth Sense" e "The Unbreakable", non sono probabilmente stati del tutto farina del suo sacco.

Se Shyamalan: Atto primo è asceso nell'olimpo del cinema come novello Hitchcock, se con "Signs" il regista ha ancora una volta conquistato una grande fetta di pubblico con un ottimo film di fantascienza sullo sfondo di un'inquietante e terrificante invasione aliena fronteggiata dai grandissimi Mel Gibson e Joaquin Phoenix, Shyamalan: Atto secondo con "The Village" ha spiazzato tutti, proponendo un film lento e banale, caratterizzato da una sceneggiatura fallace, prevedibile, piatta e a grandi tratti insensata, che pure è retta da un grandissimo cast, la vera anima di un film appena sufficiente grazie ai suoi interpreti.

Shyamalan: Atto terzo. Lady in the water, fiaba scritta da Shyamalan come ninna nanna per i suoi figli, è una storiella carina e fantasiosa, tuttavia la sceneggiatura, come il film stesso, è purtroppo mediocre, senza nè capo nè coda.

Story è una Narf, ninfa d’acqua salata che appare al Mondo per permettere agli uomini di predere coscienza di sè, giunge sulla Terra per "illuminare" un uomo che riporterà pace, giustizia ed equità sul Mondo.
Ad osteggiarla, un terribile Scrunt, simbolo della Natura maligna, creatura ferina simile ad una grossa e famelica iena che vuole impedirle di correre verso la salvezza rappresentata dalla grande Eatlon, gigante aquila salvifica simbolo di un dio superiore.

Numerosi personaggi secondari, più o meno strampalati, più o meno lasciati al caso, chiuderanno il cerchio di una bella fiaba raccontata male e descritta peggio: "Il Tramite", "Il Sodalizio", "L’Interprete", "Il Guaritore" ed "Il Difensore".
Ebbene, non affannatevi troppo nella comprensione della storia, giacchè il film non ci spiegherà in realtà la missione miracolosa della Narf, il suo scopo, i motivi del suo viaggio, nè ci mostrerà in cosa consiste l'illuminazione degli uomini ad opera della Ninfa, nè tantomeno perchè è così importante per il Mondo che la Ninfa incontri "Lo Scrittore", l'uomo che riporterà pace, giustizia ed equità sul Mondo grazie ai suoi scritti e alle sue parole, alias Vick Ran, interpretato dallo stesso M. Night Shyamalan in pieno delirio di onnipotenza.

Un film sorprendentemente superficiale, un raccontino poco costruito, in gran parte privo di coerenza interna e narrato male in un film bruttino che non si può che guardare con interesse via via scemante, pur senza potersi chiedere alcunchè circa la roccambolesca evoluzione di una storia carina ma lasciata al caso, come tutto il film del resto.

Se non fosse stato presente il celebre nome di M. Night Shyamalan questa pellicola probabilmente non sarebbe mai giunta negli schermi cinematografici bensì in qualche scaffale homevideo.
Il pur bravo regista indiano si è già giocato gran parte del suo credito ad Hollywood, noi ne attendiamo speranzosi la rinascita, magari esclusivamente come regista e non più come sceneggiatore... se i risultati devono essere quelli di "The Village" o Lady in the Water. Rimandato.
VOTO: 5-

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