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RECENSIONE FILM MANUALE D'AMORE

MANUALE D'AMOREANNO: Italia 2005

GENERE: Commedia

REGIA: Giovanni Veronesi

CAST: Carlo Verdone, Margherita Buy, Luciana Littizzetto, Silvio Muccino, Sergio Rubini, Jasmine Trinca, Rodolfo Corsato, Dino Abbrescia, Dario Bandiera, Luis Molteni, Sabrina Impacciatore, Anita Caprioli.

DURATA: 116 '

TRAMA: Il film si divide in quattro capitoli: "L'Innamoramento" - Tommaso (Silvio Muccino) è un disoccupato innamorato di Giulia (Jasmine Trinca), una ragazza borghese. "La Crisi" - Barbara (Margherita Buy), impiegata in un laboratorio di analisi, e Marco (Sergio Rubini), istruttore di scuola guida, si trovano ad affrontare la loro prima crisi matrimoniale. "Il Tradimento" - Ornella (Luciana Littizzetto), una vigilessa che ha subito un tradimento, si accanisce contro gli uomini multandoli senza motivo. "Abbandono" - Goffredo (Carlo Verdone) cerca di superare l'abbandono da parte della moglie con l'aiuto di un audiolibro intitolato "Manuale d'amore"...

CRITICA a cura di Chiara F.: Dopo l'imbarazzante e a tratti esilarante pastiche di mucciniana scrittura "Che ne sarà di noi" Veronesi tenta l'evoluzione verticale e orizzontale della blasonata idea d'amore. Tenta riuscendo nell'incastro singolare di personaggi che "sforano" dalla loro storia microcosmica come soffocati, per indugiare e approfondirsi nella storia d'altri. Primeggia su tutti un Verdone criticato perchè sempre uguale a sé stesso, così crogiolato nel dolore maturo ma palpabilmente angosciato e dubbioso questa volta, nella tragicità dell'"abbandono". L'innamoramento tra Jasmine Trinca e Silvio Muccino è un siparietto da "Corto Cinque", ma grazioso, autoironico al punto da far sembrare umano e simpatico, per una volta, anche l'attore-sceneggiatore presunto prodigio. La crisi rintraccia e disegna strascichi di realtà attingendo dallo stridio ancora fertile tra i due attori protagonisti, gli ex coniugi Buy-Rubini, mentre l'ex comica Luciana Littizzetto ci inviperisce furbamente e gratificatamente verso i soprusi matrimoniali, con la consueta energia. Energia che si dirada, si stinge in quadri rarefatti d'acquamarina nell'ultimo episodio, riallacciato al tema modaiolo eppure credibile dell'audio-book per disperati amanti che tentano di capirsi sconsolati, a testa china. Tema introdotto all'inizio dalla presenza di Anita Caprioli, che nel film gestisce un bar e legge il libro Manuale D'amore per compensare. Che nel film conosce l'intristito e desideroso di pace Verdone mentre il fratello minore, Muccino jr, già aspetta un figlio dalla sua amata. La tessitura audio-book regge e si impreziosisce, impietrendoci sulle falle prevedibili delle frettolose unioni consolatorie e di qualche proverbio di troppo scappato alla via dei luoghi comuni. Rimane il gusto per quel nucleo centrale passibile di sviluppo, l'incentivo ad un approfondimento di quei bozzetti dai quali sembra aprirsi e dimenarsi una creatura incompleta, ligia alla rigidità della struttura filmica perfetta e affamata di un'anarchia rischiosa ma forse più interessante. Chiara F.
VOTO:

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