GIUDIZIO a cura di Marco Michele: Non tutte le ciambelle riescono col buco: Todd Phillips, regista trash di Road Trip noto anche per aver dissacrato il telefilm cult Starsky & Hutch, dopo il fortunatissimo Una notte da leoni, sugli scudi sia per consensi che incassi al botteghino, ritorna ai suoi standard abituali dirigendo Parto col folle, film inconsistente e sconclusionato, privo di spunti interessanti ed incapace persino di strappare sorrisi se non dopo una quarantina di minuti, obiettivo per di più raggiunto soltanto attraverso l'abusato espediente dello sketch squallidamente volgare.

Todd Phillips ripropone Zach Galifianakis, personaggio comico simbolo della scorsa stagione cinematografica grazie al già citato Una notte da leoni, Davis nella serie Tru Calling interprete anche di Notte brava a Las Vegas, affiancandolo a Robert Downey Jr. che, privo della corazzs di Iron Man, appare purtroppo sottotono, incapace di entrare nella parte e duettare con Galifianakis, apparentemente avulso dalla già superficiale e stiracchiata sceneggiatura, se così si può definire, quasi estraneo alle vicende che coinvolgono il suo personaggio e che dovrebbero vederlo protagonista.

Non basta disseminare illustri comparsate per conferire spessore e arricchire una commedia così anonima: Jamie Foxx e Michelle Monaghan ci sono ma non si vedono, RZA, Juliette Lewis e Danny McBride ruotano attorno a Robert Downey Jr. cercando invano da quest'ultimo un cenno di complicità che possa dare finalmente un impulso positivo alla pellicola. Ma Robert Downey Jr. si limita ad una presenza passiva sul grande schermo, per poi picchiare e minacciare un bambino senza tuttavia suscitare ilarità o gradimento, il suo personaggio non è partecipe, non si evolve rispetto a ciò che gli accade attorno. Galifianakis non trascina certo più di tanto, nè l'illustre collega nè tantomeno un film impalpabile e scadente. Marco Michele
VOTO: 5-