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RECENSIONE FILM SHREK 2

SHREK 2ANNO: U.S.A. 2004

GENERE: Animazione

REGIA: Andrew Adamson, Kelly Asbury, Conrad Vernon

CAST: Shrek (Mike Myers - Renato Cecchetto), Ciuchino (Eddie Murphy - Nanni Baldini), Principessa Fiona (Cameron Diaz - Selvaggia Quattrini), Regina (Julie Andrews - Maria Pia Di Meo), Gatto Con Gli Stivali (Antonio Banderas - Massimo Rossi), Re (John Cleese - Giorgio Lopez), Principe Azzurro (Rupert Everett), Lupo (Aron Warner), Specchio Magico (Mark Moseley - Pino Insegno), Pinocchio (Cody Cameron).

DURATA: 105 '

TRAMA: Dopo aver sconfitto un terribile Drago sputafuoco ed aver conquistato la Principessa Fiona sottraendola al malvagio Lord Farquaad, Shrek deve affrontare la sfida più impegnativa di tutte: l'incontro con i suoceri. Tornati dalla luna di miele, Shrek e la Principessa Fiona accettano un invito dei genitori di lei, il Re e la Regina del Regno di Lontano Lontano. Accompagnati dall'immancabile Ciuchino, i novelli sposi si mettono in viaggio. Tutti gli abitanti di Lontano Lontano salutano il ritorno della Principessa, ed i genitori pregustano con gioia l'incontro con la figlia ed il neo marito. La vista del genero ed il "profondo cambiamento" subito dalla loro bambina, però, li lasciano completamente di stucco...

CRITICA a cura di Chiara F.: Quando ci si trova davanti ad un immenso calderone favolistico e digitalizzato come Shrek si desiste facilmente da ogni torpore pseudo analitico, per lasciarsi travolgere dalle comiche incalzanti che abbandonano la derisione epica del primo film. Il gioco di rimandi e familiarità comincia con l'ammiccare divertito e sarcastico al Regno di Lontano Lontano, un boulevard simil-hollywoodiano dalla tipica spazialità fintamente avvolgente. Un luogo adatto alle costruzioni ironiche, all'ansia decostruttiva di quei miti cartacei qui ancora più evanescenti, perché pixelati. Lo splendore novello di uno Shrek umano dal volto quadratamente noto, e il suo eterno combattimento contro quella leziosa bellezza e "umanità", incarnata dall'odiosa Fata Madrina "canterina" come nella peggiore delle tradizioni disneyane, e dal vuotissimo figlio di lei, Azzurro (Charming nella versione originale). Quei tratti insidiosi, quell'invadenza da spot in cui non possiamo fare a meno di riconoscere i frammenti chiassosi del jet set da bolle di sapone contrastano ancora una volta con la festa di note rivisitate, con l'universo retrospettivo del fantasy e delle sue eterne dinamiche: la locanda tra il western e l'assurdo frequentata dai secolari personaggi di sempre, tra cui un Capitan Uncino pianista sperimentale pericolosamente somigliante a Frank Zappa, ma soprattutto quel coacervo di sinuosità e buffa tenerezza costituita da un ispanico ed inedito Gatto con gli Stivali, che usa il suo stesso aspetto accattivante come arma contro gli "stolti" e oscilla tra la fanfaronaggine e l'affermazione di un'animalità riscoperta, autentica, antropomorfa in modo primigenio. Lo stesso finale, ricondotto all'abilità da mattatori del Gatto e del vulcanico Ciuchino, fa esplodere quella pungente polvere di stelle e libera dal fittizio la risoluta Fiona e suo padre, restituendo loro una forma "interiore" apparentemente grottesca ma gustosamente armonica e libera. Chiara F.
VOTO: 7+

CRITICA a cura di Silvia Benassi: Shrek 2 ovvero "Ti presento i miei" in versione animazione!
Dopo il matrimonio, la luna di miele ed il ritorno nella tanto amata palude, orco e consorte vengono convocati a corte per le presentazioni ufficiali ai regali genitori di Fiona, desiderosi di conoscere il principe che ha conquistato il cuore della loro principessa!
E’ così che, non senza preoccupazioni per la la possibile reazione dei sovrani, i coniugi Shrek partono alla volta del Regno di Lontano Lontano, naturalmente in compagnia dell'immancabile Ciuchino. Dopo un interminablie viaggio (non a caso è il Regno di Lontano Lontano) i tre giungono a destinazione è quello in cui si trovano catapultati è un luogo che nulla ha in comune con i tradizionali regni della fiabe, sembra invece di trovarsi in una Los Angeles dei cartoni: vie costeggiate da palme, negozi che rieccheggiano e fanno il verso a famosi marchi tipici del mondo statunitense ed un castello costruito su una collina su cui campeggia a caratteri cubitali la scritta FAR FAR AWAY, esattamente come quella holliwoodiana.
Una volta giunti a palazzo inizieranno i problemi dati dall'opposizione dei genitori di Fiona, in particolare del padre, al matrimonio tra la principessa e Shrek. Così come avveniva nel film con Ben stiller e Robert De Niro iniziano una serie di tentativi da parte del cognato, qui Shrek, per cercare di trovare un punto di contatto con il suocero in nome dell'amore per Fiona; quello che lo aspetta saranno una serie di peripezie che porterano a momenti di sconforto, perplessità e ripensamenti sul loro amore e sul loro stare insieme. A complicare il tutto ci penseranno poi alcuni personaggi come la Fatina Madrina ed il Principe Azzurro, figure tipiche dell'immaginario fiabesco ma che qui non hanno nulla di tradizionale, il loro essere viene completamente stravolto e ridicolizzato. E’ così che ci troviamo davanti ad un principe del tutto stralunato e narciso che vuole conquistare la principessa Fiona strappandola a Shrek non per amore ma per interesse e che è aiutato in tutto ciò dalla madre, la Fata Madrina appunto, che agisce non in nome della bontà e generosità che siamo soliti attribuirle ma per opportunismo ed egoismo e per realizzare il "vissero felici e contenti" che c'è in tutte le fiabe che si rispettino e che vede insieme principessa e principe azzurro.
Shrek 2 è un film davvero bello e divertente, forse ancora più del primo e questo grazie a tutti i personaggi che ne fanno parte, quelli riconfermati e le new entries, in primis il Gatto con gli stivali, e sicuramente più complesso rispetto al precedente, non solo per la trama ma anche perchè ricco di citazioni fiabesche e cinematografiche che vanno da "Spiderman" fino a "Mission: Impossible".
Con il suo ritmo sostenuto che tiene attenti e coinvolti in quanto accade per l'intera durata, riesce a far divertire tutti i presenti in sala perchè quello che va a vedere Shrek 2 è un pubblico composito che raccoglie persone di diverse fasce d'età, ugualmente soddisfatte di vedere che alla fine non importa in che forma si presenta ma è sempre l'amore a vincere e trionfare permettendo di vivere per sempre felici e contenti! Silvia Benassi
VOTO: 8

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