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RECENSIONE FILM SUPERMAN RETURNS

SUPERMAN RETURNSANNO: U.S.A. 2006

GENERE: Fantastico

REGIA: Bryan Singer

CAST: Brandon Routh, Kevin Spacey, Kate Bosworth, Marlon Brando, Eva Marie Saint, Frank Langella, James Marsden, Parker Posey, Sam Huntington, Tristan Lake Leabu, Peta Wilson, James Karen, David fabrizio, Warwick young, Jeff Truman, Jennifer Sciole, Jack Larson, Ian Roberts, Raelee Hill, Kal Penn, Mike Massa, Stephan Bender, Guy Dyas Struz, Rob Flanagan, Paul Shedlowich, Ashraf Ghebranious, John Ghaly, Vincent Stone, Ted Maynard, Noel Neill.

DURATA: 154 '

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TRAMA: Dopo essere partito alla ricerca di altri superstiti del pianeta Krypton, Superman (Brandon Routh) torna sulla Terra per aiutare i terrestri ed ha un'amara sorpresa: la sua amata Lois Lane (Kate Bosworth) si è rifatta una vita senza di lui e gli abitanti di Metropolis non hanno più bisogno del loro Supereroe. A riportare l'Uomo d'Acciaio in azione interviene la scarcerazione di Lex Luthor (Kevin Spacey), l'acerrimo nemico di sempre alla ricerca di un sistema per distruggere una volta per tutte l'ostacolo Superman. Ma c'è anche un'altra missione ad attendere il supereroe: riconquistare il cuore dell'amata Lois...

GIUDIZIO: Superman Returns. Superman è tornato. A distanza di 19 anni dall'ultima pellicola, il Supereroe per eccellenza, IL Supereroe, l'unico in grado di far fioccare magliette blue con stemmi a forma di S rosso fuoco tra il pubblico durante le proiezioni, ritorna sul grande schermo sotto la sapiente regia di Bryan Singer che confeziona con devozione un glorioso omaggio e rilancia l'immortale franchise dell'Uomo D'acciaio. Poche storie, Superman Returns è un gran bel film. Un grandissimo film. Rivisitato per un'audience decisamente diversa. Il Mondo, la Società è profondamente cambiata, e Superman con essi. Superman Returns non è e non vuole essere un film moralista, ma alcuni messaggi (Clark Kent alias Brandon Routh che "fa zapping" con il telecomando e riscontra tutti i mali dell'egoismo, della debolezza e della cattiveria umana...) sono tanto forti quanto concisi. E' stato scritto che gli uomini di oggi non riuscirebbero più a volare con la fantasia immedesimandosi in Superman, è stato scritto che il perfetto Superman non sarebbe più il simbolo per eccellenza, scalzato da altri Supereroi meno forti, ma più umani in quanto pieni di dubbi, difetti e/o emarginati (Spider Man, gli X-Men), in lotta contro se stessi e contro la società. Non siamo affatto daccordo. Superman è tornato, è la sua rinnovata grandezza sta nell'essere tornato in vesti assai diverse, aldilà del nuovo costume dal mantello un po' bordeaux. Un Superman MAI visto, un Superman geloso, un Superman che lancia occhiatacce, un Superman commosso che versa lacrime, un Superman dubbioso, un Superman vulnerabile e sofferente, un Superman salvato dall'uomo, un Superman innamorato, un Superman... più umano, un Superman Padre che si erge a guida dell'uomo come uomo tra gli uomini, un alieno umano dagli immensi poteri misticamente invocato come unico atteso salvatore di un pazzo mondo che si autodistrugge. Superman Returns ci offre una grande storia d'intrattenimento facendoci volare sulle ali della fantasia rappresentata dal mitico mantello di Superman / Clark Kent, e non si può non notare come la distanza tra le due diverse facce di un'unica essenza si sia notevolmente ridotta, quasi riconosciuta dagli occhi ingenui e puri di Jason White (Tristan Lake Leabu), il figlioletto di Lois Lane (Kate Bosworth). Un cast d'eccezione con il grandissimo Kevin Spacey che indossa i panni di Lex Luthor che furono del mitico Gene Hackman offrendo un'interpretazione sicuramente all'altezza delle precedenti, ciò che non avverrà e che non potrà MAI fare Heath Ledger nei panni del Joker che appartengono storicamente all'immenso Jack Nicholson per la serie "sfruttiamo Batman fino al midollo", la bravissima ed elegante Kate Bosworth alias Lois Lane, il grandiosamente ridigitalizzato Marlon Brando, Eva Marie Saint nei panni di Martha Kent, Frank Langella, il Cyclope James Marsden, la più che brava Parker Posey nei panni di Kitty Kowalski... e poi lui, l'uomo sulle cui spalle è pesato il fardello più ingombrante, sostituire l'insostituibile, indimenticato ed indimenticabile Christopher Reeve: Brandon Routh, il nuovo Superman. Semplicemente perfetto nel ruolo che potrebbe "incastrarlo" a vita nei panni del Supereroe più amato di sempre. Il quinto film della saga riprende il mitico motivo di John Williams, accompagnato dalle ottime ed avvincenti musiche di John Ottman. Superman Returns ci offre subito un Superman ritornato dopo 5 anni quasi dal nulla, senza un come ed un perchè, ci offre subito un Lex Luthor uscito di galera e per giunta ricchissimo e con un terribile ingegnoso piano già elaborato e solo a lui noto (agli spettatori non è dato sapere le specifiche tecniche...) senza un come ed un perchè, considerabili come piccole pecche alle quali aggiungere alcuni momenti di stasi, al cospetto di una storia importante e di grande intrattenimento che vede protagonista assoluto un Superman eccezionalmente forte, vigoroso, implacabile dinanzi ad aerei in caduta libera, navi che affondano e pianeti da rispedire in lontane galassie... Un Superman Returns tanto forte quanto umano, tanto umano quanto emozionante, una grande avventura, un grande ritorno da godersi assolutamente.
VOTO: 9

RECENSIONE IN RICORDO DI CHRISTOPHER E DANA REEVE

THE CHRISTOPHER AND DANA REEVE PARALYSIS RESOURCE CENTER (PRC)

CRITICA a cura di Arianna Biagi: Ritorna l'uomo d'acciaio, per la gioia di chi si aspettava di vedere Superman e non un super-film: colonna sonora appropriata, attori molto convincenti e una piacevole regia compensano la svogliata assunzione di una minestra riscaldata quale è la sceneggiatura, ma non consolano gli appassionati del Superman a vignette e baloon che confidavano troppo nell'esibizione di un supereroe a tuttotondo e più appagante.
Superman returns rimane ancorato al paradigma dell'eroe che, messo in difficoltà, riesce comunque a far trionfare il bene sul male, e non apporta nulla di significativo alla delineazione del carattere del supereroe ma, pur nella gabbia imposta dalla scelta di questo antico schema, riesce a farci respirare la stessa aria dell'uomo d'acciaio quando spicca il volo e rimane sospeso nell'immensità di uno spazio da sorvegliare, e a intenerirci quando la tentazione di farsi riconoscere fa titubare il timido Clark Kent di fronte ad una Lois che ha messo su famiglia e dice di non aver più bisogno di lui. La spettacolarità delle inquadrature, una colonna sonora ad hoc, un convincente Brandon Routh nella parte di Superman e un abile Kevin Spacey come Lex Luthor, fanno di Superman Returns un godibile diversivo domenicale. Arianna Biagi - arianna-biagi_nospam@fastwebnet.it
VOTO:

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