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RECENSIONE FILM THE AVENGERS

THE AVENGERSGIUDIZIO a cura di Marco Michele: La regia scolastica di Joss Whedon, 48enne sceneggiatore e produttore televisivo creatore di Buffy l'ammazzavampiri e Angel con una sola pellicola finora diretta per il grande schermo - la famiglia Whedon scrive e produce show e serie TV dal '49 negli States - mortifica tutto ciò che di più caro ruota attorno al dorato universo dei comics infrangendo la sana passione geek, i voli di fantasia e la fedeltà più incrollabile del lettore amante di fumetti che si ritrova scaraventato contro un'aspra scogliera di idiozie moleste.

Dalla fuga iniziale di Loki che si impossessa del Tesseract alle scene ambientate a Stoccarda con Loki, Capitan America e Iron Man, momento forse più scarso e artisticamente povero dell'intera pellicola, dal duello tra Thor e Loki sulla terrazza della Stark Tower agli scontri in Midtown Manhattan con protagonisti Capitan America e Vedova Nera che affrontano i Chitauri, Joss Whedon dirige una disarmante sequela di piani fissi e statici che rendono in particolare le sequenze action davvero misere ed antiquate, quasi si trattasse di riprese di prove coreografiche d'addestramento, cercando inoltre di mascherarne la pochezza con una tale sovrabbondanza di battute idiote, da egli stesso scritte, da far provare a tratti allo spettatore la spiacevole sensazione di ritrovarsi di fronte ad un B-movie televisivo dal sapore nineties, se non fosse per lo straordinario lavoro svolto da Industrial Light & Magic sugli effetti speciali visivi che rendono immuni almeno le sequenze realizzate in digitale dal disastroso effetto Whedon. Da sottolineare in campo VFX anche la collaborazione di Legacy Effects.

Smodata la quantità di battute infelici che la sceneggiatura ostinatamente impone ferendo in primis l'immagine ed il carisma dei supereroi costretti a pronunciarle, da Loki fratello adottato all'agente dello S.H.I.E.L.D. che gioca a Space Invaders, da Hulk obiettivo agganciato... obiettivo arrabbiato! a Capitan Coniglio e Che paura!, raffica talmente eccessiva da dubitare che i test screenings possano aver effettivamente accolto con favore il film e suggellato siffatta deriva comica dei Vendicatori.

Presentato in fake 3D con una riconversione priva dell'aggiunta di effetti in grado di catturare l'attenzione e suscitare stupore nello spettatore, The Avengers è una pellicola purtroppo deludente e dallo scarso spessore artistico che non vede giustificata la seppur conveniente scelta interna nell'affidamento dell'imponente progetto - la famiglia Whedon collabora con Disney ABC Television Group dagli Anni '50 - così come l'evidente trascuratezza nella realizzazione dei characters secondari che sembrano nascere dal punto d'incontro tra i villains di Power Rangers e Crysis.

Se tuttavia patire la pochezza di The Avengers è lo scotto da pagare per assistere alla più emozionante e verosimigliante riproposizione cinematografica di Hulk moderno, talmente magnifico da sembrar smashare fuori direttamente dalle tavole Marvel di Ed McGuinness o prendere vita da una fiera statua Kotobukiya dedicata all'Incredibile rappresentata mentre scaglia il pugno dalla forza inaudita, bisogna arrendersi all'essere annichiliti dal marketing massivo che ha ossessivamente accompagnato la pellicola cercando di celarne il più possibile il modesto valore.

Scarlett Johansson in gamba anche in versione action, piacevole Mark Ruffalo, bene la quasi esordiente sul grande schermo Cobie Smulders. Marco Michele
VOTO: 5-

 

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