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RECENSIONE FILM THE NUMBER 23

THE NUMBER 23ANNO: U.S.A. 2007

GENERE: Thriller

REGIA: Joel Schumacher

CAST: Jim Carrey, Virginia Madsen, Rhona Mitra, Danny Huston, Logan Lerman, Lynn Collins, Michelle Arthur, Mark Pellegrino.

DURATA: 95 '

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TRAMA: La vita di Walter Sparrow sta per essere sconvolta da un’amara sorpresa di compleanno: un libro, anzi di più, un'ossessione per il numero 23, trapelata dalle pagine grafate.
Questa coincidenza si rivelerà un vero e proprio tormento per il maldestro accalappiacani, vissuto nell’ombra fanciullesca del sogno di detective, ora di nuovo a contatto con numerologie sempre più legate alla sua esistenza.
La novella è avvincente, racconta con destrezza le imprese dell’ispettore Fingerling, imperturbabile, mefistofelico, sottratto però, al seducente meccanismo del 23, casca l’occhio su queste ricorrenze, tanto da inficiare l’atteggiamento nei confronti degli altri oltre che verso se stesso.
Scorrendo le pagine del libro sono sempre più frequenti le analogie con il protagonista del racconto, tanto che questa similitudine porterà Walter ad indagare negli ambienti a lui familiari, alla scoperta di quell’autore apparentemente lontano, ma in realtà così vicino alla sua vita.
Sembra conoscere ogni suo pensiero, ogni sua mossa futura, le sue vicende assomigliano alla trasposizione letteraria della sua esistenza passata, in lui rivede quel ragazzo ossessionato dalle indagini, il sogno nel cassetto da sempre coltivato, le sua avventura amorosa con una ragazza conosciuta al liceo e poi... Storie di terrore e agghiaccianti perversioni...

CRITICA a cura di Lorenzo Carrega: Thriller drammatico con alteggianti vene psichiche, pathos e suspence sono poco accennati, in un trattato scientifico sulla numerologia e i suoi effetti persuasivi.
Il numero è una chiave che apre le porte della paranoia, inibisce la lucida razionalità a favore di una morbosa coscienza che tutto si ricollega, secondo un’ invisibile struttura interna della materia naturale.
Il 23 è una combinazione letale di due cifre, non è un oscuro segreto sulla formula che tiene a galla il pianeta. Ognuno di noi, nel suo status mentale può essere soggiogato da queste avvolgente meccanismo evasivo, rasentare la follia e detestare un’ attimo di più il respiro su questa terra.
Se non fosse per l’irruzione della solitudine sulla scena ludica, che prende a cazzotti la malattia, suggestionandola e acuendo la sua rabbia, così come in atto di reversibilità la stessa affezione intellettiva apre il deserto di fronte ai propri orizzonti relazionali.
Sparrow è un personaggio molto ambiguo e complesso, espresso nella sua natura deviante da un libro-testamento della sua rottura con il mondo convenzionalmente conosciuto, una vita che riaffiora gradualmente nelle pagine, per abitare la sua persona fisica realmente presente.
La messa in circolazione della paranoia funge da tramite verso la costruzione di una vita onirica (spesso sogna di uccidere la moglie), preoccupato dal possibile adulterio della sua compagna, vive accompagnato da malsane inquietudini e rinvigorisce un passato lasciatosi alle spalle, tornato prepotentemente alla ribalta.
Il film perde molto sotto questo punto di vista, essendo circoscritto ad uno script che privilegia una storia d’indagine “fatta in casa”.
Jim Carrey si cimenta in un’interpretazione dedicata al dramma, non riscuotendo grande simpatia, abituati come siamo a vederlo sfoggiare un sorriso a trentadue denti in ogni suo ruolo comico. Lorenzo Carrega - Yanub (LINK)
VOTO:
2 + 3 = 5

GIUDIZIO: L’opera tutto sommato risulta scarsa, non particolarmente vibrante nelle sue articolazioni poliziesche, bloccate da un privilegio troppo grande reso alla manifestazione del sogno di Sparrow.
Tema originale, affrontato in maniera insufficiente.

 
 

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