ANNO:
U.S.A. 2004
GENERE:
Commedia
REGIA: Peter
Segal
CAST:
Adam Sandler,
Drew Barrymore, Rob Schneider, Sean
Astin, Dan Aykroyd, Amy
Hill, Lusia
Strus, Allen
Covert, Blake Clark, Maya Rudolph, Nephi Pomaikai
Brown, Kent Avenido,
Glen Chin, Peter Dante, J.d. Donaruma, Wayne Federman,
Jonathan Loughran, Dom Magwili, Joe Nakashima, Sharon
Omi.
DURATA:
99 '
TRAMA:
Henry Roth (Adam Sandler) è un
veterinario specializzato in specie marine artiche
con le idee ben chiare sul proprio futuro. Quando
non si prende cura degli animali marini al Sea
Life Park nelle Hawaii, dedica il suo tempo a spezzare
il cuore delle turiste in cerca di avventure amorose.
Per Henry, una relazione stabile e duratura non è nemmeno
immaginabile poiché scombussolerebbe il sogno
che coltiva da 10 anni: navigare fino in Alaska per
studiare la vita sottomarina dei trichechi. Il sogno
di Henry rischia di diventare realtà quando
il suo schooner, il Serpente dei mari, è costretto
da un contrattempo ad approdare all’Hukilau
Café i cui avventori abituali non vedono di
buon occhio le attenzioni che egli riserva a una
delle clienti, la bellissima Lucy Whitmore (Drew
Barrymore). Henry rimane colpito dalla ragazza sin
dal primo istante, quando la vede seduta da sola
intenta a fare colazione. Affascinato dalla metodicità con
cui la ragazza ritaglia le cialde per dar loro la
forma di una tenda indiana, Henry decide di tornare
a Hukilau il giorno seguente. Lucy è di nuovo
seduta nello stesso posto, alle prese con le sue
cialde; ma questa volta costruisce una capanna la
cui porta però non ne vuole sapere di restare
chiusa. Henry coglie l'occasione al balzo e la sbarra
con uno...stuzzicadenti. Chiacchierando di cialde
e mammiferi marini, Henry rimane sempre più affascinato
da Lucy. Ignorando la regola che si era imposto circa
le relazioni con l'altro sesso, le dà appuntamento
per vedersi a colazione il giorno successivo. Ma
l'indomani, quando Henry le rammenta il loro primo
incontro, Lucy lo scambia per uno svitato e chiede
aiuto ai clienti del locale.
In effetti, Lucy non riesce proprio a ricordarsi
chi egli sia e Henry si rende conto che per conquistarla
sarà costretto a cominciare tutto da capo
ogni giorno, per il resto della sua vita...
CRITICA a
cura di Pierre
Hombrebueno:
Se il cinema italiano si dà all'impegnato,
si ottengono buoni risultati; se si dà alla
commedia, spesso nascono film volgari
e stupidi. Se invece il cinema americano
si dà all'impegnato, si ottengono
buoni risultati, ma la differenza è che
quando si dà alla commedia, spesso
nascono film divertenti e intelligenti.
Uno di questi è 50 volte
il Primo Bacio, una commedia
romantica che racconta di Henry (Adam
Sandler), veterinario
playboy abituato a cambiare donna ogni
giorno. Finalmente sembrerebbe aver trovato
l'amore della sua vita in Lucy (Drew
Barrymore), ma quel che Henry non
sa è che
la ragazza soffre di una strana forma
di amnesia, ovvero ogni giorno perde
la memoria del giorno prima; ogni sera,
prima di dormire, il suo cervello è come "resettato" a
zero. Il film di Peter Segal ("Una
Pallottola spuntata 33 1/3") si rivela
molto piacevole:
si passa dalle divertenti trovate gag
del comico Adam Sandler ("Big
Daddy"),
alle tipiche situazioni da batticuore
delle teenage movie americane, con momenti
che raggiungono il commovente, fino al
gran finale certamente scontato, ma che
rivela una sorpresina inaspettata. La
performance di Drew Barrymore ("Mai
stata baciata") riesce ad alternare
con efficacia momenti di pazza comicità con
momenti di serietà drammatica,
riconfermando il talento di questa attrice
spesso sottovalutata e catalogata unicamente
per i generi di film che fa (ma posso
mettere la mano sul fuoco che, accompagnata
da un solido regista, l'opinione critica
invertirà parere). Ottimi i personaggi
di contorno: il palestrato fratello Doug (Sean
Astin, il Sam de "Il Signore
degli Anelli"), il quasi spaventoso Nick (Pomaikai
Brown), l'eccentrico Ula (Rob
Schneider)
e la veramente brillante Sue (Amy
Hill). 50 volte il Primo Bacio è un film
che corre liscio come l'olio, senza sotterfugi
che facciano grattare la testa allo spettatore,
un'opera sincera e godibile al massimo
per un completo relax non banale. Pierre
Hombrebueno
VOTO: 7 |