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                         ANNO:
                              Italia 2004
  GENERE:
                        Commedia  REGIA: Marco
                              Ponti  CAST: Libero
                            de Rienzo, Vanessa Incontrada, Kabir
                            Bedi, Remo Girone,
                            Ugo Conti.  DURATA:
                            100 '  VISITA
                                IL SITO  TRAMA:
                            Dante (Libero de Rienzo) è un pony express
                            in bicicletta, nato e vissuto in una grande città,
                            dalla quale non è mai uscito. Nina (Vanessa
                            Incontrada): nata in Spagna e cresciuta tra le nuvole,
                            hostess di professione. Hanno entrambi 25 anni e
                            una vita da rivedere. Dante vuole partire e non tornare
                            e per farlo chiede in prestito soldi a gente pericolosissima,
                            con l'intenzione di non restituirli. Il destino,
                            complice una città completamente bloccata
                            da uno sciopero generale, decide però che
                            Dante e Nina devono incontrarsi. La storia d'amore
                            diventa una corsa contro il tempo per restituire
                            i soldi e chiudere il conto con il passato. Una rapina,
                            un gruppo di amici pronti a rischiare tutto, la
                            storia di Dante e di Nina... CRITICA a
                                        cura di Marta
                                        Rizzo: ANDATA
                                        + RITORNO, UN EQUILIBRIO INSTABILE DEL
                                        CINEMA -
                                        Il film di Marco Ponti è un
                                        bel film. Nel senso pieno del termine.
                                        I
                                        film carini, graziosi, interessanti sono
                                        una certezza, l'unica che ha questo cinema,
                                        attualmente. Marco Ponti,
                                        invece, ha costruito un film davvero
                                        intelligente.
                                        La piacevolezza nasce dalla costruzione,
                                        dalla leggerezza, dal tono fumettistico,
                                        dalla recitazione accorta, da personaggi
                                        credibili nella loro paradossalità.
                                        Dare motivazioni precise è cosa
                                        assai interessante. Ci si perde in ragionamenti
                                        e ci si costringe ad una logica persuasiva.
                                        La retorica del gusto estetico ha dei
                                        canoni. Ringraziando il cielo. Marco
                                        Ponti ha un dono: l'umorismo.
                                        E ha una fortuna: aver incontrato Libero
                                        De Rienzo.
                                        Truffaut e Lèaud hanno
                                        costruito film straordinari. Truffaut,
                                        però,
                                        non si scomoda per Marco Ponti, non esageriamo...
                                        E così, irrazionalmente, il film
                                        piace e si lascia guardare, tra risate
                                        rapide e di facile perdizione. Ma c'è un
                                        tassista, nel film, che tenta di motivare
                                        il perché della propria lontananza
                                        ideologica e politica da Silvio Berlusconi.
                                        L'uomo si sforza di rendere logica e
                                        convincente la propria posizione. Non
                                        ci riesce. In un crescendo totalmente
                                        irrazionale, rabbioso, catartico, sfoga
                                        il proprio dissenso: << Berlusconi,
                                        no! >>. Ecco. Capire perché questa
                                        scena piuttosto banale faccia ridere
                                        qui e, comprensibilmente, avrebbe invece
                                        fatto irritare qualsiasi spettatore di
                                        buon senso in un altro film, non è semplice.
                                        Non si tratta solamente di una risata,
                                        quella che implica la dionisiaca uscita
                                        da sé del tassita. No, perché la
                                        scena è lunga, l'inquadratura
                                        fissa. L'uomo non dice altro. Berlusconi,
                                        no. E non serve aggiungere nulla. Libero
                                        De Rienzo è sinceramente,
                                        autenticamente attore. Perché si
                                        adatta, si impiglia e si cuce addosso
                                        un personaggio che gli appartiene e che
                                        Ponti segue con la disinvoltura e la
                                        precisione di un analista antianalitico.
                                        Remo Girone è un ottimo padre.
                                        Vanessa Incontrada riesce a mantenere
                                        la propria dignità, senza dare
                                        alcun disturbo, anzi. E' piacevole e
                                        graziosa. Ma solo lei, lo è, qui.
                                        Tutto il resto è sgraziato, sporco,
                                        imbrattato, esattamente come sono i fumetti,
                                        in un fumetto cinematografico. Piacevolezza
                                        del gioco. Armonia del saper mantenere
                                        un equilibrio instabile. La storia è piccola,
                                        davvero piccola. Fortunatamente, non
                                        disturba. Solamente Soldini e Virzì ci
                                        hanno rallegrato, per quel poco, davvero
                                        troppo poco che si possa fare, oggi. Marta
                                        Rizzo -
                                        marta.michela@tiscalinet.it
 VOTO: |