Esterno Notte.
Dettaglio della mano, è una mano rugosa. Di un vecchio.
Sta agitando un remo.
La carrellata indietro ci rivela che ci troviamo su un piccolo fuori bordo al centro di un lago,ci sono due uomini sopra.
Un vecchio capitano e un giovanotto con gli occhiali stanno attraversando quella che pare essere una palude.
L'espressione dell'anziano è esplicativa, è da quando sono partiti che si sta domandando per quale diavolo di motivo un ragazzo con manie di giornalismo voglia attraversare una palude, di notte.
Ma il capitano ha saldi principi, e finchè verrà pagato in contanti non farà domande.
Il suo passeggero invece è preoccupato, trema al centro dell'inquadratura, è nervoso, e infatti tremando si accomoda gli occhiali sul naso...
Stacco su alcune bolle nella palude.
Primo piano del giovane che sobbalza per il gorgoglio improvviso.
Dettaglio dello sguardo che si sofferma su una cassa dondolante di legno.
La scatola è preziosa, infatti è stata accuratamente posta al centro della barca, al sicuro da tutto.
Una strana onda fa agitare la barchetta in un modo non molto confortante.
Totale del lago, vediamo i due coraggiosi che si alzano in piedi cercando di mantenere l'equilibrio.
I primi piani ci svelano delle facce preoccupate, si voltano chiedendosi cosa fosse quella strana sensazione.
L'onda torna e questa volta per poco non rovescia la scialuppa.
Qualcosa o qualcuno dall'acqua afferra i remi della barca trascinandoli con un colpo solo nel nulla.
Il giornalista e il capitano si guardano per un momento, poi urlando si gettano nell'acqua, i due iniziano a nuotare più in fetta che possono verso la riva della laguna...
Non credo che torneranno.
La preziosa scatola rimane sulla barca.
Era quello che volevo, non mi resta che uscire dall'acqua e afferrarla.
La scatola ricorda molto quei bauli delle storie dei pirati alla Stevenson, so benissimo cosa contiene.
Peccato che queste stupide dita palmate non riescano ad aprirla!
Clack.
Finalmente, ecco la macchina per scrivere che avevo ordinato.
Spero che funzioni comunque nonostante l'umidità che c'è qui, è da un anno che sogno di mettermi a scrivere di film, o almeno da quando quelli di Hollywood sono venuti qui a girare “Il mostro della Laguna nera”... quel coso verde non mi somiglia per niente.
Io sono più alto e con meno squame, e poi ho anche lo sguardo più intelligente.
Quel Ben Chapman non riesce minimamente a fare la mia stessa camminata elegante.. si limita a ondeggiare con le braccia tese e la bocca aperta... sono molto più di questo io..
Tutti i Mostri come me sono molto più di un essere urlante che si avvicina lentamente... beh, forse tutti a parte la mummia... ma questa è un altra storia.
Il punto è che questi produttori devono smetterla di farci sfigurare, perdiamo la faccia e non vediamo nemmeno un soldo!
Ma ora grazie a questa macchina da scrivere, ora anche un uomo pesce come me ha la possibilità di far luce su questo mondo da tempo dimenticato...
Finalmente Hollywood scoprirà che un articolo è molto più potente di artigli e zanne!
Har Har Har!
La Creatura.