SERIES 7 : THE CONTENDERS

Anno: U.S.A. 2001

Genere: Azione / Drammatico

Regia: Daniel Minahan
Cast: Brooke Smith, Marylouse Burke, Glenn Fitzgerald, Michael Kaycheck, Richard Venture.
Durata: 88 '

Trama
"The Contenders" è il nome del più famoso Reality-Show americano. La settima edizione è ambientata in un paese del Connecticut che vede come concorrenti la campionessa in carica Dawn (Brooke Smith) e altri 5 protagonisti sorteggiati e gettati arma in mano nel set dell'assurdo e della carneficina: esce vittorioso colui che uccide tutti gli altri partecipanti. Il premio in palio è la vita, da guadagnarsi sotto la sapiente visione dell'occhio fulgido della onnipresente telecamera al seguito.
Giudizio

Daniel Minahan giunge al suo primo lungometraggio dopo aver lavorato a lungo nelle tv britanniche e statunitensi, sicuramente il suo talento è indiscutibile, tuttavia "The Contenders" è un prodotto incompleto e poco stimolante. Negli States i Reality-Show la fanno da padroni nei palinsesti delle grosse majors scaldando l'attenzione di un vastissimo pubblico che riesce ad appassionarsi all'inverosimile alle regole e ai personaggi propinati: Minahan sfrutta a suo favore questa tendenza realizzando una "puntatona" alla RealTv di 88' minuti speculando su tutto ciò che riesce a creare audience e dibattito, ossia violenza finalizzata alla sopravvivenza, uso di armi da fuoco, concorrenza spietata, omosessualità, aborti, malattie terminali, eutanasia, inseguimenti e eroismi ai quali manca solo il commento di Bagatta, il tema dell'adolscenza frustrata, l'immancabile storia d'amore, una spruzzatina di precetti religiosi profanati, la riunificazione con il grande amore solo nel momento della morte e il classico nonchè obbligatorio colpo di scena finale, il tutto interpretato da attori sconosciuti che dovrebbero rappresentare delle persone normali che vivono tuttavia una realtà assurda e dai valori completamente distorti. La bravura di Minahan è quella di dare un minimo di armonia e compatibilità a tematiche tanto varie e diverse tra loro, tuttavia i suoi mezzi sono identici a quelli dei Reality-Show: interviste, voci fuori campo, steadycam, primi piani, effetti drammatici. Per non parlare dei personaggi, altamente stereotipati, "bloccati" all'interno della telecamera senza un minimo di contesto esterno e interpretati in maniera davvero scadente. Minahan non ha scritto nulla di innovativo che non faccia già parte del patrimonio di cinema, televisione, fumetti e sport, e l'estremizzare certi contenuti non riesce sicuramente a rendere il suo film originale o cattivo, dato che anche la violenza riprodotta sul video ha una fattura decisamente mediocre. Se avesse scritto una storia meno contorta con meno carne sul fuoco, attori decenti, buoni effetti speciali e buona pubblicità il suo film sarebbe stato etichettato come commerciale o b-movie, invece ha speso molto meno, ha strumentalizzato svariate tematiche e ha cavalcato l'impetuosa ondata di successo dei Reality americani acquisendo popolarità e fama, non dovendo inoltre dividere niente con attori di livello o con grosse case produttrici. Interessante tentativo fallito.

Voto : 4

Attori

Brooke Smith: 4 Interpretazione mediocre.

Marylouse Burke: 4 Interpretazione mediocre.

Glenn Fitzgerald: 4 1/2 Superiore alla decisamente scarsa media del film.

 

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