 GIUDIZIO: Rob Zombie ha l'onore di raccontare le origini di Michael Myers basandosi sul cult originale del 1978 di John Carpenter, dal quale prende in prestito a man bassa anche la storica colonna sonora, composta sempre dal maestro Carpenter.
A Zombie va riconosciuto il merito di dirigere con passione, di metterci il cuore e donare un'anima e nuova linfa vitale al passato adolescenziale di Michael Myers nella narrazione dell'incubo, per se stesso e per gli altri, di questa terribile creatura assassina, puro distillato del male in Terra.
Un ragazzino disadattato che conduce una difficile ed inquieta vita familiare, senza padre, senza amici, schernito dall'odioso patrigno ubriacone e ignorato dalla sorella, amato immensamente dalla madre Deborah (Sheri Moon Zombie), unico suo grande affetto insieme alla sorellina in fasce, abbandonato a se stesso anche durante la notte di Halloween: questi è il giovanissimo Michael Myers, bambino disturbato con tendenze maniacali che tortura e sevizia animali domestici in preda ad un immenso male, misto ad odio e solitudine dentro di sè.
Ma, dopo il giorno di Halloween, il bambino Michael Myers si trasformerà per sempre in una lucida e feroce creatura assassina che non distinguerà più il bene dal male, diventando egli stesso essenza del male.
Rob Zombie gioca con furbizia tutte le sue migliori carte nei primi 20 minuti della pellicola, facendo sperare allo spettatore di trovarsi di fronte ad un remake di livello, complice anche l'ottima ed inquietante interpretazione del promettente Daeg Faerch.
Come per ogni movie villains che si rispetti, Zombie si impegna nel mostrarci il lato più compassionevole ed umano del giovane Michael Myers, cercando di inculcarci il dubbio che forse perfino Myers potesse essere aiutato a redimersi prima che il male prendesse il sopravvento, prima che egli stesso divenisse strumento del diavolo.
Purtroppo però il passaggio tra il giovane e l'adulto Michael Myers è un inesorabile calando a livello di storia, tensione ed idee che va a parare molto sulla exploitation: scene di nudità e sesso in abbondanza che attendono l'immancabile, ripetitiva ondata di violenza con l'irruzione dello spietato carnefice di Halloween.
Il pathos va scemando, la carica narrativa si disperde insieme ai migliori crismi del genere horror lasciandoci ad una seconda parte del film abbastanza piatta e monocorde se non fosse per un paio di graditi sussulti, niente di nuovo all'orizzonte, nulla che non si sia già visto nella prolifica saga cinematografica di Halloween, serie che ha lasciato un'impareggiabile eredità e stimolato un numero infinito di film dell'orrore, ad oggi costituita così da ben nove film: il capolavoro del genere John Carpenter's Halloween, Halloween II - Il Signore della Morte, Halloween III - Il Signore della Notte, Halloween 4 - Il Ritorno di Michael Myers, Halloween 5 - La Vendetta di Michael Myers, Halloween 6 - La Maledizione di Michael Myers, Halloween - 20 Anni dopo, Halloween - La Resurrezione e, per l'appunto, il discreto Halloween - The Beginning di Rob Zombie.
VOTO: 7- |
