GIUDIZIO: Di leggendaria in Io sono leggenda c'è soltanto la delusione.
Diretto da Francis Lawrence, tratto dall'omonimo romanzo di Richard Matheson, famoso ed acclamato scrittore di fantascienza che ha ispirato anche il film L'ultimo uomo sulla Terra, Io sono leggenda racconta le vicende di Robert Neville, interpretato dall'amatissimo Will Smith nelle vesti di un brillante scienziato alla disperata ricerca di un vaccino che possa contrastare la diffusione di un virus inarrestabile, per cui non c'è cura e che è stato creato proprio dall'uomo.

Neville è immune a questo virus ed è rimasto l'unico sopravvissuto di tutta la popolazione di New York City.
Per tre anni ha speranzosamente mandato messaggi via radio, tentativo estremo di trovare qualche altro sopravvissuto.
Ma egli non è solo. Gli infetti, vittime mutanti che sono sopravvissute al contagio diventando creature zombie rabbiose intolleranti alle luci proprio come dei vampiri, si nascondono nell'ombra seguendo ogni movimento di Neville.

Regia anonima ed evanescente per un film piatto e monocorde che non riesce ad essere un buon horror, fallisce nel non riuscire ad offrire e mantenere lungo la durata della pellicola thrilling e pathos al di là di alcune scene topiche, non si propone come film drammatico catastrofico e men che meno riesce ad affermarsi come buon film di fantascienza.

L'unica ancora di salvezza di Io sono leggenda è la presenza di Will Smith, talento assoluto del grande schermo che riesce a fare cassa praticamente da solo grazie alla sua bravura, classe e simpatia.
Tuttavia perfino Will Smith riesce ad essere particolarmente penalizzato da una sceneggiatura purtroppo molto scarsa condita da pochi ed insulsi dialoghi, talmente brutti da rasentare, per poi procurare, fastidio.

Ai dialoghi pessimi si affiancano alcuni intermezzi dalle intenzioni comiche che al contrario risultano talmente deprimenti e privi di senso da far rimanere basiti per la bassa qualità dello spettacolo offerto, quasi come se la pellicola ricevesse improvvisi, brutali colpi di accetta.

Io sono leggenda non esprime tra le sue corde alcuna drammaticità, alcuna introspezione psicologica dell'eppure potenzialmente complesso ed affascinante personaggio di Robert Neville il cui coraggio, dolore, forza d'animo, solitudine, frustrazione, perseveranza e credo non ci vengono in alcun modo narrati, nemmeno accennati: Robert Neville ci viene raffigurato esattamente come i manichini con i quali dialoga, e non bastano di certo una frase rivolta ad un pupazzo, rari flashback non sufficientemente emozionanti e poco incisivi, un profondo elogio ai capolavori di Bob Marley per raccontarci un personaggio con una tale storia profondamente dolorosa ed interessante alle spalle.

Io sono leggenda eccelle in negativo quasi premesse espressamente per essere considerato un pop corn movie d'intrattenimento senza alcuna ambizione, una pellicola che si potrebbe riassumere in poche scene, caratterizzata da effetti speciali al risparmio e dunque quasi interamente in CGI che non fanno certamente impazzire e da atmosfere desolanti, lugubri, a tratti agghiaccianti, cariche di disperazione e angoscia che costituiscono certamente punto di forza e raro pregio di questo deludente film.
VOTO: 5,5