GIUDIZIO a cura di Marco Michele: Se può senz'altro escludersi che possa essere brillante una sceneggiatura infarcita di "Non posso crederci!", "Ohhh!", "Non ci credo" che riempiono sequenze teen del tutto prive di appeal ed emozionalità, d'altro canto non può non riconoscersi come Nicolas Cage valga tante centinaia di migliaia di dollari quanto pesi nel riuscire a reggere interamente da solo col suo impatto visivo un piccolo film dal nome storico ed altisonante.

Ad un promettente incipit sulle leggendarie storie di Mago Merlino (James A. Stephens), gli apprendisti Merliniani Balthazar (Nicolas Cage), Veronica (Monica Bellucci) e Horvath (Alfred Molina), Fata Morgana (Alice Krige) e i suoi seguaci Morganiani, con le piacevoli scene del primo incontro nel misterioso Arcana Cabana tra Balthazar ed il Sommo Merliniano nelle giovanissime sembianze del bambino di dieci anni Dave (Jake Cherry), non segue uno sviluppo della storia altrettanto interessante che scade nel banale proponendo stancamente dialoghi noiosi e situazioni ripetitive.

Le carenze della pellicola si concentrano nelle vicende giovanili che vedono protagonisti il Dave ventenne (Jay Baruchel) e la ritrovata compagna di scuola Becky Barnes (Teresa Palmer): se lodevole è il messaggio che accompagna la figura del secchione bruttino e scapigliato che con lo studio, l'applicazione e la scienza sconfigge le avversità e conquista la bellissima amata, rimane davvero povera, per niente avvincente ed eccessivamente lenta la teen story interpretata da Jay Baruchel che sfigura decisamente a confronto con la sua controparte fanciullesca Jake Cherry, recitando senza convinzione episodi svuotati di interesse e divertimento, svogliati ed evitabili, affiancanto da Teresa Palmer che a sua volta propone un personaggio scarsamente coinvolgente.

Il dolce omaggio a L'apprendista stregone, stupendo episodio del capolavoro Fantasia, ispirato alla ballata del poeta Goethe musicato da Paul Dukas, il bel draghetto cinese che prende vita grazie ad una considerevole realizzazione tecnica e pochi altri spunti meritevoli non bastano a compensare la sparatoria finale a colpi di magia che chiude il film nel meno ispirato dei modi, nè in generale il tema magia deludente troppo spesso ridotto a sparo, botta violenta, dardo magico e scontro a fuoco magico... preferibile sarebbe stato affidarsi maggiormente alla Fantasia. Marco Michele
VOTO: 5,5