ANNO:
U.S.A. 2003
GENERE:
Drammatico
REGIA: Vadim
Perelman
CAST:
Jennifer Connelly, Ben Kingsley,
Shohreh Aghdashloo, Ron
Eldard, Ashley Edner, Frances
Fisher, Kia Jam, Navi Rawat, Samira Damavandi, Kim
Dickens, Frank
Gallegos, Carlos Gomez, Jonny Ahdout, Namrata S.
Gurjal-Cooper, Joe Howard, Marshall Maresh, Zoran
Radanovich, Tom Reynolds, Shani Rigsbee.
DURATA:
126 '
TRAMA:
Avvincente esplorazione del Sogno Americano ormai
andato in frantumi: due persone sono spinte ad adottare
misure estreme per reclamare il possesso di una casa.
Pur trattandosi solo di un piccolo bungalow nella
zona settentrionale della California, per Kathy
Lazaro (Jennifer
Connelly) rappresenta l'ultimo lembo di
speranza a cui aggrapparsi per ricostruire una vita
quasi distrutta dalla tossicodipendenza. Quando un
errore burocratico la obbliga allo sfratto, Kathy si ritrova improvvisamente senza casa e senza alcuna
possibilità di bloccare la vendita all'asta
dell'abitazione per una minima frazione del suo reale
valore. Il nuovo proprietario, Massoud Amir
Behrani (Ben
Kingsley), vede l'abitazione come la realizzazione
del Sogno Americano che ha sempre inseguito fin da
quando ha abbandonato l'Iran con la propria famiglia
molti anni prima. Ex-colonnello dell'Aeronautica
iraniana, Behrani si è ridotto a svolgere
umili mansioni per sostenere la finzione di un'apparente
benessere e ora decide di investire gli ultimi risparmi
della sua vita nell'acquisto della casa che, infine,
riporterà la sua famiglia a godere della prosperità di
un tempo. Mentre la lotta tra Kathy e Behrani per
il possesso dell'abitazione si fa sempre più serrata,
la donna trova un improbabile alleato nel funzionario
inviato per sfrattarla, il vice-sceriffo Lester
Burdon (Ron
Eldard), che diventa pericolosamente devoto
alla sua causa. Coinvolti nella tempesta che sta
per abbattersi sulle loro vite vi sono anche la moglie
di Behrani, Nadi (Shohreh
Aghdashloo), e il figlio
Esmail (Jonathan Ahdout)...
CRITICA a
cura di Pierre
Hombrebueno:
La melodrammaticità che incombe
su questa opera ha qualcosa di agghiacciante
che travolge lo spettatore in una spirale
decadente tra i più profondi dolori
umani; due impossibili riscatti esistenziali
legati a una casa circondata dal mare
e dalla nebbia, Kathy (Jennifer
Connelly) è una
ex tossicodipendente sola e depressa;
a causa di tasse non pagate si ritrova
la propria casa messa all'asta, subito
acquistata da Masoud Behrani (Ben
Kingsley),
ex colonnello iraniano emigrato negli
Stati Uniti che si è ridotto a
fare lavori umili all'insaputa della
famiglia per conservare alla moglie Nadin (Shohreh
Aghdashloo) e al figlio il benessere
a cui erano abituati. Behrani vede
nella nuova casa il simbolo del riscatto
per
esaudire il proprio sogno di elevare
nuovamente la propria famiglia al rango
che le spetta, ma Kathy non è intenzionata
a perdere la propria abitazione, vuole
lottare per riaverla a tutti i costi.
Prima i metodi legali, poi gli insulti,
le minacce, le suppliche e le urla di
dolore che si tramuteranno poi nella
tragedia. Il regista Vadim Perelman trae
dall'omonimo romanzo di Andrè Dubus l'esplorazione
della sofferenza umana; le emozioni sono
amplificate a mille,
non esiste la distinzione tra i buoni
e i cattivi, i personaggi sono tutte
anime ferite in cerca di una redenzione.
La bravura del cast è indefinibile. Ben Kingsley ci mostra
l'anima e il tormento del suo personaggio
in modo strabiliante
(peccato non poter sentire al cinema
il suo parlare con l'accento iraniano
della versione in lingua originale).
Brava anche Jennifer Connelly,
ma la vera sorpresa è Shohreh
Aghdashloo,
sconosciuta attrice iraniana dal nome
impronunciabile: le sue urla perforano
direttamente il cuore, recita con un
fascino e un'intensità che rende
la sua performance indimenticabile. Peccato
che la regia e la sceneggiatura cadono
più volte nel banale, ma La
Casa di sabbia e nebbia è e
rimane uno dei film più interessanti
della stagione. Pierre
Hombrebueno
VOTO: 7,5 |