GENERE: Thriller

REGIA: Kenneth Branagh

CAST: Michael Caine, Jude Law, Harold Pinter.

DURATA: 86 '

TRAMA: In Inghilterra, l'attore italoinglese Milo Tindle (Jude Law) è invitato dallo scrittore di romanzi polizieschi di successo Andrew Wyke (Michael Caine) nella sua isolata villa.
Milo è l'amante della moglie di Andrew, donna ricca dalla vita agiata che però si è innamorata di Milo ed intende lasciare il marito, sposare Milo e vivere con lui.
Andrew propone a Milo di rubare tutta la sua gioielleria simulando un clamoroso furto: Milo si sarebbe arricchito rivendendo i preziosi gioielli rubati, Andrew sarebbe stato rimborsato dall'assicurazione e non avrebbe dovuto sobbarcarsi l'onore del pagamento degli alimenti grazie al rimborso ottenuto.
In realtà, il piano criminoso è soltanto un pezzo del misterioso puzzle del malvagio e sadico gioco di Andrew Wyke.
Quando Milo scompare, un detective visita l'abitazione di Andrew per investigare su cosa sia realmente successo quella notte, quando iniziò quel misterioso gioco mortale...

GIUDIZIO: Sleuth di Kenneth Branagh è il remake dell'omonimo film originale Sleuth - Gli Insospettabili del 1972 di Joseph L. Mankiewicz nominato a 4 Premi Oscar, scritto da Anthony Shaffer ed interpretato da Laurence Olivier e Michael Caine, a sua volta tratto dal pluripremiato spettacolo teatrale Sleuth di Anthony Shaffer.
La sceneggiatura di questo remake è scritta da Harold Pinter, premio Nobel per la letteratura, sul testo teatrale di Anthony Shaffer.

Michael Caine ritorna in Sleuth nei panni di Andrew Wyke, dopo aver indossato quelli di Milo Tindle nel 1972, al suo fianco Jude Law nei panni del "nuovo" Milo Tindle, adesso attore e non più parrucchiere come nel '72 anche se il remake equivoca volutamente molto sul rimando al film originale.

Sleuth è un thriller psicologico diviso in tre atti, tre set di una drammatica partita tra due uomini acuti, perversi e pronti a tutto pur di prevalere l'uno sull'altro.
Il primo atto è davvero molto efficace, ambiguo e torbido, Michael Caine e Jude Law si impossessano della scena ed il film mantiene un ritmo serratissimo sullo sfondo di una scenografia spiazzante ed ultra tecnologica a tratti cybernetica, a tratti fredda e allucinata dove spazi, luci e silenzi assumono un ruolo predominante conquistando lo spettatore che, complice un grandissimo Michael Caine, trattiene il respiro fino alla svolta conclusiva del primo set.

Il secondo atto cala di ritmo e pone ad un livello superiore la performance di Jude Law che si scambia di ruolo con Michael Caine, quasi si trattasse di un cinico e sprezzante gioco ad incastri nel quale la preda diventa improvvisamente predatore, svelandoci alcune verità del primo atto, ponendo nuovi interrogativi sulla donna contesa tra i due uomini, mettendo allo scoperto la fragilità del personaggio interpretato da Michael Caine, un uomo solo, costretto a specchiarsi nudo e crudo davanti al suo vuoto interiore e al suo bisogno di calore ed affetti.

I primi due set finiscono in pareggio tra Wyke e Tindle, il terzo atto risulta deludente perdendo il ritmo che ha caratterizzato quasi tutto il film, i due protagonisti si fronteggiano stancamente avvicinandosi emotivamente e fisicamente, Milo Tindle interpretato da Jude Law perde magnetismo e sicurezza di fronte ad un uomo tanto ricco quanto disperatamente privo di amore sia nel dare che nel ricevere, i due personaggi sembrano non avere più molto da dire mentre all'esterno si avvicina misteriosamente un'automobile con a bordo Maggie, ossia Marguerite Wyke, moglie ormai separata da Wyke, in attesa di divorzio, e amante di Tindle.

Andrew Wyke pone improvvisamente fine a questo contorto, pericoloso e mortale gioco al massacro tra due uomini tanto diversi in apparenza quanto simili nell'intimo, concludendo un inquietante duello di sopraffazioni ed umiliazioni che vede due uomini vinti dall'ego e dalla superbia e nessun vincitore.
VOTO: 6,5