GIUDIZIO a cura di Marco Michele: Film tanto atteso quanto purtroppo sconclusionato e banale, The Tourist lascia decisamente l'amaro in bocca: lento e noioso nel suo incedere, la spy story diretta da Florian Henckel von Donnersmarck sfrutta artifizi cinematografici sconnessi proponendo un finale illogico che stride con l'intreccio narrativo mostrato allo spettatore senza minimamente penare alla ricerca di un costrutto coerente che si avvalga di un consono meccanismo ad incastri.

Angelina Jolie si limita ad ammiccare dall'inizio alla fine sfilando lungo una passerella della durata di novanta minuti, Johnny Depp volutamente ingrassato per impersonare al meglio le vesti di un turista introverso ed imbranato prova invano ad immolarsi come salvagente di una pellicola eccessivamente sottotono e povera di spunti per poter risultare apprezzabile: pochi comunissimi cliché e tanta noia per un film che non decolla praticamente mai, imbruttendosi se possibile durante lo sviluppo della storia.

Uno stuolo di comparse italiane alle prese con piccoli ruoli pensati come intermezzi simpatici ma che purtroppo risultano imbarazzanti deprimono ulteriormente il primo lungometraggio hollywoodiano di Florian Henckel von Donnersmarck, che riesce comunque nel non facile compito di far sfigurare perfino Paul Bettany e Timothy Dalton, relegati a macchiette senza spessore.

L'unico interprete italiano che ben risalta, non a caso visto che è l'unico di spessore internazionale, è Raoul Bova che ci regala un gustoso duetto con Angelina Jolie nella sua breve quanto azzeccata apparizione come Conte Filippo Gaggia.

Pur sorprendendo come possa il regista del capolavoro e film Premio Oscar Le Vite degli altri aver realizzato un'opera così anonima con l'aggravante di aver avuto a disposizione una coppia di attori eccezionalmente ambita come Johnny Depp & Angelina Jolie, non possono non essere imputate proprio a Florian Henckel von Donnersmarck le maggiori responsabilità e colpe nell'averci proposto un film insufficiente per storia, contenuti ed emozioni. Marco Michele
VOTO: 5