GENERE: Drammatico

REGIA: Shainee Gabel

CAST: John Travolta, Scarlett Johansson, Gabriel Macht, Deborah Kara Unger, Clayne Crawford, Dane Rhodes.

DURATA: 119 '

TRAMA: In un quartiere dimenticato di New Orleans, Purslane Hominy Will (Scarlett Johansson), adolescente triste e sola, decide di tornare nella città della sua infanzia dopo aver appreso della morte di sua madre. Una volta arrivata in citta' Pursy scopre con grande sorpresa che, anziche' abbandonata come aveva immaginato, la casa in cui aveva vissuto sua madre e' abitata da due uomini che da anni conducono una vita fuori dalle regole. Bobby Long (John Travolta), ex professore di letteratura e Lawson Pines (Gabriel Macht), suo allievo/biografo, hanno messo radici nella casa ormai cadente e non hanno alcuna intenzione di andarsene. I tre sono costretti a una strana convivenza, ma a un certo punto Pursy scopre un segreto che potrebbe cambiare la sua vita per sempre...

CRITICA a cura di Dafne: John Travolta ha dichiarato: << Il copione di Bobby Long mi ha stregato. Per la sua originalità, per la poesia e per i riferimenti letterari: non a caso sono nato in teatro con i testi di Tennessee Williams >>. Scarlett Johansson: << Pursy, il personaggio che interpreto, è tenera, ribelle, ha bisogno di emozioni, ma è romantica ed è in cerca delle sue radici: mi assomiglia! >>. Shainee Gabel dirige Una Canzone per Bobby Long, pellicola ambientata nella conturbante New Orleans, con atmosfere intense e magiche. Lontano dai fasti hollywoodiani, il film è frutto di una produzione indipendente americana e l’Italia è stata in assoluto il primo paese a portarlo nelle sale. Un lungometraggio carino, senza dubbio, ma non illudiamo i nostri affezionati lettori, siamo di fronte ad una storia in linea di massima seguibile senza eccessivi patemi d'animo ed emozioni, niente di esaltante, un film da visionare magari durante una serata apatica tra amici. Il cast è ricco di attori più che bravi, dal mitico John Travolta alla emergente e bellissima Scarlett Johansson, dal solido Gabriel Macht alla eternamente affascinante Deborah Kara Unger, la sceneggiatura è ottima e ci offre dialoghi piacevoli ed "interessanti", in un contesto tuttavia banale e scontato per un film purtroppo senza "corpo". L'ambientazione è (l'ex sfortunata...) New Orleans, e come tale non poteva non "avere a che fare" con la musica... ma il vero jazz?!? John Travolta ci appare un brilante attore poco convincente... e dalla Johansson ci si aspettava sicuramente qualcosa di meglio. Siamo lontani da prove d'autore. Affascinanti inquadrature orchestrate dal buon Shainee Gabel, qui al suo secondo lavoro alla regia, dopo "Anthem", e la piacevole colonna sonora ci accompagnano rendendo meno lento un film che sembra non finire mai. Dafne
VOTO: